Moncalvo è un piccolo borgo del Monferrato che vale la pena visitare principalmente perché è una meravigliosa terrazza sulle colline del Monferrato. Tra i “perché” di una visita sono da inserire anche le antiche viuzze del borgo, con le caratteristiche insegne all’antica. Da notare le molte osterie ed enoteche che offrono cibi e vini tipici del territorio; oltre ad alcuni quadri di Guglielmo Caccia: pittore del 600 detto proprio “il Moncalvo“. Moncalvo si vanta anche di essere la più piccola città d’Italia: in effetti ha il titolo di città, ma il borgo è estremamente piccolo. Situata su un colle a 305 metri d’altezza è stata la prima “capitale” del Monferrato ed oggi è insignita del riconoscimento della Bandiera arancione del Touring.
Visitare Moncalvo: la terrazza con panorama mozzafiato
Il motivo principale per visitare Moncalvo è senza ombra di dubbio l’eccezionale panorama del Monferrato che si gode dalle ex mura del castello. Del castello oggi non rimane quasi più nulla, se non una parte delle possenti mura esterne e la grande piazza d’armi trasformata in un grande posteggio. Una volta arrivati nella grande piazza/posteggio è semplice percorrere il lungo porticato che poggia sulle mura dell’antico castello e da qui accedere alle antiche torri che offrono una vista spettacolare sul Monferrato. E’ segnalato chiaramente anche il Belvedere Bonavenura: facilmente accessibile attraverso alcune brevi rampe di scale, si tratta del punto più alto. Da questo belvedere si ha una vista libera a 360° sulle colline. La vista spazia libera e lontano ed è possibile arrivare a scorgere le cime delle Alpi (tra cui i monti del Gran Paradiso).
Da notare come il Belvedere Bonaventura non sia accessibile alle persone disabili, mentre gli altri belvedere (leggermente più bassi) lo sono.

Moncalvo: il paese e le opere di Guglielmo Caccia
Aggirarsi per le strette viuzze del paese medievale rivela molti scorci suggestivi, caratterizzati spesso da insegne dalla foggia antica che contribuiscono a mantenere l’atmosfera medievale dell’abitato.
Tra le vie del paese, com’è normale si trovano – oltre ai resti dell’antica sinagoga – anche diverse chiese. Si segnalano in particolare quelle dedicate a Sant’Antonio Abate e San Francesco che conservano diverse opere di Guglielmo Caccia, detto proprio il Moncalvo per aver passato qui gli ultimi anni della sua vita. E’ considerato uno dei pittori più importanti della zona, tanto che qualcuno arriva a definirlo il “Raffaello del Monferrato”.

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