Le Grotte di San Canziano sono delle grotte naturali, scavate dal fiume Timavo (Reka in Sloveno) che proprio qui si inabissa, per riapparire poi a San Giovanni di Duino nei pressi di Trieste. Le grotte sono considerate patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Le grotte di San Canziano sono adatte per essere vistate con i bambini, purché siano disposti a camminare e ad affrontare la lunghissima scalinata che riporta in superficie.
Rispetto alle vicine e molto più famose Grotte di Postumia o ad altre famosissime e scenografiche grotte, queste di San Canziano non sono importanti per le concrezioni calcaree, ma per il fiume che scorre sul fondo di un enorme e spettacolare canyon.
La visita alle grotte
La visita alle grotte di San Canziano è solo guidata (e a pagamento). Si parte dal centro visitatori e attraverso un agevole sentiero si scende all’ingresso delle grotte. In periodo Covid, quando siamo stati noi, qui avviene un breve briefing con la guida che spiega velocemente le regole di comportamento e quello che si troverà all’interno della grotta. In periodi normali, invece, la guida si ferma nei punti più interessanti per dare spiegazioni. Noi siamo entrati nelle grotte scaglionati a gruppi di 10 persone e distanziati, per minimizzare il rischio contagio.
La visita inizia con un lungo tunnel, scavato a mano che porta all’imbocco delle grotte visitabili. Le grotte in realtà sono enormi: per più di cinque chilometri sono conosciute ma probabilmente ci sono ramificazioni che ancora non si conoscono. Il sentiero all’interno delle grotte è semplice da seguire e sicuro: i bambini non avranno nessuna difficoltà. L’illuminazione è ottima e non ci sono passaggi ciechi.
La particolarità delle grotte non sono le concrezioni calcaree (stalattiti e stalagmiti), che comunque sono presenti in quantità, soprattutto nella prima parte; ma la presenza sul fondo del rumoroso fiume Timavo. Il fiume, nel corso di milioni di anni ha scavato nella roccia un vero e proprio canyon sotterraneo di cui si percorre una delle pareti, molto spesso a strapiombo sul fiume sottostante.
Inutile dire che alcuni passaggi sono altamente spettacolari e culminano con un ponte a 75 metri d’altezza sul corso d’acqua sotterraneo. Naturalmente il paesaggio cambia con estrema velocità: basta percorrere pochi passi per passare da una sala di concrezioni calcaree ad una con un paesaggio lunare con il fiume che scorre metri sotto di noi. Si tratta, con ogni probabilità, di un’esperienza unica al mondo.
Le grotte di San Canziano con i bambini: la faticosa risalita finale
La parte sotterranea delle grotte di San Canziano è estremamente semplice e si conclude con una scalinata che riporta all’aria aperta. Purtroppo questa uscita è alla base dell’enorme inghiottitoio scavato dal fiume. Dall’uscita della grotta alla superficie solitamente si utilizza un comodo ascensore che in pochi minuti riporta a pochi metri dal centro visitatori. Purtroppo, a causa del Covid l’ascensore non è utilizzabile e quindi il percorso di risalita va fatto a piedi. Si tratta di più di ottocento gradini in mezzo al bosco che fatti dopo un percorso di alcuni chilometri con mascherina indosso possono risultare particolarmente faticosi.
La fatica è alleviata dai panorami che si aprono sotto i nostri occhi: il sentiero di risalita infatti ha le stesse caratteristiche del sentiero sotterraneo: in più punti permette di vedere il fiume sottostante che forma piccole pozze e cascatelle nel suo percorso verso le grotte. Anche questo percorso è quindi estremamente suggestivo. Vista poi la posizione è possibile spiegare facilmente ai bambini cos’è il Carso e come si sono formate le grotte. Ovviamente in periodo normale (senza il covid) questo è un compito che assolve la guida.
Le grotte di San Canziano sono un ottimo trekking a pochissima distanza dall’Italia, adatto ai bambini. Bisogna solo tenere in considerazione la risalita finale che è abbastanza dura, soprattutto per persone non allenate.
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