La basilica di Saint Denis spiegata ai bambini

La basilica di Saint Denis spiegata ai bambini

La basilica di Saint Denis si trova appena fuori Parigi: la spieghiamo ai bambini in modo che possano comprendere l’importanza dell’edificio. La basilica di Saint Denis è famosa per due motivi: la nascita dello stile gotico e la sepoltura dei re francesi.

La Basilica e la piazza di Saint Denis

La leggenda di San Dionigi

Racconta la leggenda che San Dionigi -patrono di Parigifu decapitato in città, ma evidentemente il posto della decapitazione non era di suo gusto. Il corpo, infatti, raccolse la testa e camminò per alcuni chilometri fino ad arrivare al luogo dell’odierna basilica dove consegnò la testa a una pia donna e crollò a terra. In quel luogo, oggi, sorge la basilica.

La basilica di Saint Denis spiegata ai bambini: la facciata di Sugerio

Al posto di quella prima chiesetta ne furono successivamente costruite altre e ben presto la piccola chiesa fuori dalla città diventò un’importante abbazia. Nel 1122 l’abbazia era estremamente ricca ed importante e come abate venne nominato Sugerio. Questo Sugerio non era un semplice frate: era un uomo di enorme cultura tanto da essere stato consigliere dei re Luigi VI e Luigi VII. Appena insediato come abate, Sugerio decise di rifare la facciata della chiesa, trasformandola come la vediamo oggi. Sebbene anche la facciata, come l’intera chiesa abbia subito ulteriori diverse trasformazioni con il passare dei secoli, l’impianto odierno non è troppo dissimile da quello che gli diede Sugerio.

Nella facciata gli elementi romanici (i portali) si mescolano con elementi già tipicamente gotici come il rosone, che qui viene utilizzato per la prima volta.

La facciata si divide verticalmente in tre parti, ognuna con un portale. Il portale di sinistra è detto ‘del martirio‘ perché nell’arco è rappresentato il martirio dei santi Dionigi, Eleuterio e Rustico, mentre nelle colonne che sostengono l’arco sono rappresentati i segni zodiacali.
Il portale di destra è detto ‘della comunione‘ perché nel rilievo è rappresentata appunto la comunione di Dionigi. Nelle colonne invece sono rappresentati i mesi dell’anno simboleggiati attraverso i lavori agricoli, come era pratica comune nel Medioevo.
Il portale centrale, il più importante, è detto ‘portale del Giudizio‘ perché naturalmente rappresenta il Giudizio Universale con il paradiso a sinistra e l’inferno a destra. Negli archi sono rappresentati i ventiquattro vecchi dell’Apocalisse. Nelle colonne, invece le vergini sagge e le vergini folli.

La basilica di Saint Denis: la nascita del gotico

La basilica di Saint Denis: la nascita del gotico. Il coro di Sugerio

Sugerio doveva essere contento della sua nuova facciata, perché decise, qualche anno più tardi, di rifare anche il coro della chiesa. Questa volta, però utilizzò soluzioni ancora più radicali rispetto alla facciata. Usò archi ad ogiva, gradi finestre e archi rampanti all’esterno: tutti gli elementi tipici del gotico che qui sono utilizzati per la prima volta in un edificio di grandi dimensioni.

Nonostante vi siano chiese precedenti che utilizzano gli elementi del gotico, qui a Saint Denis queste caratteristiche sono per la prima volta presenti tutte insieme in un edificio non solo ampio, ma anche estremamente importante. E’ per questo che tradizionalmente si considera che lo stile gotico nasce nella basilica di Saint Denis.

Naturalmente, nel corso dei secoli, la basilica subì moltissime altre modifiche. La più evidente è la trasformazione in stile gotico anche del resto della chiesa; modifica che non fece Sugerio ma gli abati che vennero dopo di lui.

Le tombe reali

La basilica di Saint Denis conserva al suo interno decine di tombe dei re di Francia, delle loro consorti, dei principi e persino di alcuni servitori. Naturalmente, non tutti hanno tombe monumentali, ma la necropoli è interessante perché ci si trova faccia a faccia con le tombe di personaggi che hanno fatto la storia di Francia (e del mondo).

La basilica di Saint Denis: le tombe reali. La tomba di Pipino il breve e sua moglie Bertha

Tra le tombe più antiche si segnalano quella di Pipino il Breve e di Carlomanno II. Una delle più grandi e belle è quella di Dagoberto I, morto nell’anno 639. Ma ci sono anche Luigi XIV, il “re Sole“, Luigi XVI e la sua consorte, Maria Antonietta, decapitati dalla Rivoluzione Francese.

Insomma, in più di un modo, la storia di Francia, dell’arte e del mondo passa da Saint Denis e ci sembrava giusto spiegarla ai bambini.

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